Dieci anni del Premio "Nadâl furlan" di Gemma Minisini Monassi | |
Da dieci anni il Premio "Nadâl furlan" è una "presenza" importante nella vita del nostro paese, ne ha accompagnato la ricostruzione ed ha svolto una funzione culturale che ha pochi confronti. Il premio è nato nel 1979, grazie all'iniziativa di Don Valerio Zamparo e del Circolo laurenziano, formato da un gruppo di persone che, con una carica di entusiasmo e di buoni propositi, un patrimonio di idee e di progetti, ha fatto sì che il "Nadâl furlan" potesse crescere anno dopo anno, coagulando attorno a sé sempre maggiori consensi e convinte adesioni.
La serata della consegna del premio è ormai diventata un punto di riferimento e di incontro per tanti uomini di cultura del Friuli, ma è soprattutto motivo di legittima soddisfazione e di orgoglio per Buja. La decima edizione del "Nadâl furlan", perciò, non poteva e non doveva passare sotto silenzio! Gli iscritti al Circolo laurenziano, quest'anno, si sono dati particolarmente da fare. Hanno lavorato con impegno per la felice riuscita della manifestazione, per creare un clima di festa attorno ai premiati di oggi e di ieri, per far loro sentire sentimenti di stima e di affetto. Ha dato il "benvenuto" agli ospiti, la voce calda e suadente di Dan Pawel, che è stato capace di rapire l'attenzione del pubblico in maniera completa, senza mai esagerare, dosando perfettamente toni e colori della sua tavolozza vocale.
Il "Nadâl furlan" è nato per dare pubblico riconoscimento a coloro che si sono distinti operando nel campo della cultura, dell'arte, della promozione sociale, della professionalità umana con motivi ispiratori che risalgono ai postulati evangelici. Quest'anno, come ogni anno, ai premiati è stata consegnata una pergamena con la motivazione ed una preziosa rappresentazione della natività in abiti nobilmente rinascimentali, opera del medaglista Eugenio Driutti.
Un solco di una tradizione ormai consolidata negli anni, una nota allegra alla cerimonia è stata data da alcuni bambini della scuola elementare di S. Stefano, che si sono felicemente esibiti in una scenetta di Riedo Puppo. Dieci anni di vita per un Premio sono una meta importante, soprattutto se c'è un crescendo di prestigio, di riconoscimenti e di attestazioni.
Ecco perché il Circolo laurenziano, proprio per il decennale, ha curato anche la pubblicazione di un numero unico, che riporta i profili biografici delle 31 personalità premiate. Mi auguro che, leggendo le sue pagine, soprattutto i giovani sappiano attingere amore, saggezza, entusiasmo da chi, nel suo vivere e nel suo operare, ha tenuto sempre presenti i valori che dal Vangelo traggono linfa, e guardando a questi esempi possano orientare il loro cuore verso obiettivi di bene, di crescita umana, di irradiante creatività. |