Ad Eugenio DRIUTTI 

«Per aver ricercato nella sua arte il volto del Friuli e averne fissato i monumenti della fede e della storia, specie quelli colpiti dal sisma, nei metalli delle sue innumerevoli medaglie e composizioni.

La sua opera esalta il dono del fratello al fratello e la validità delle culture locali e popolari con vivida mano creatrice e fertile giovanile entusiasmo.»

 

Eugenio Driutti, incisore medaglista e scultore dalla fer­vida creatività, è nato a Udine il 14 gennaio 1949.

Dotato di un eccezionale dinamismo operativo, fa parte di quella valida scuola friulana che si è andata affermando nel mondo della incisione e della medaglia, grazie a maestri come Pietro Giampaoli e Guerrino Mattia Monassi.

Finito il ciclo di studi professionali, Driutti entra in una bottega artigiana di Udine dove apprende le arti finissime del cesello e del tutto tondo.

Nell'anno 1971-'72, vince una borsa di studio messa in palio dalla Numismatica Friulana e subito, Guerrino Mattia Monassi lo vuole con sé a Roma, perché ha intuito le sicure capacità artistiche che si nascondono nel giovane e gli affida immediatamente il compito di incidere una grossa medaglia ideata per una Banca.

La borsa di studio, vinta a Udine, gli permette di frequentare e di diplomarsi alla Scuola Romana dell'Arte della Medaglia, presso la Zecca di Stato.

Driutti diventa così padrone della tecnica, modellatore raffinato, capace di trasmettere al metallo quel particolare e prezioso spirito per cui l'opera d'arte desta emotività ed ammirazione.

Nascono in questo periodo i cofanetti bronzei di San Daniele, di Grado, di Palmanova, di Pordenone, di Cividale, perfette riproduzioni in rilievo di opere pittoriche di classici, originali creazioni-medaglistiche sulle città friulane e su avvenimenti commemorativi della Storia del Friuli.

Sono sue la medaglia ufficiale per la mostra di Palmanova, la targa-scultura che ritrae Monsignor Qualizza, la medaglia per l'Ente Friulano di Economia Montana e quella per il C.A.I. di Gemona, la splendida incisione fatta in occasione della morte di Pier Paolo Pasolini ed anche la preziosa rappresentazione della Natività del nostro «Nadâl Furlan». 

Tutte opere di indiscusso valore artistico quelle di Driutti, di precisione e di sapiente maestria, dove spesso, con figurazioni a taglio spiccatamente architettonico, ottiene effetti sorprendenti. Ha preso parte a tutte le più importanti esposizioni di Arte della Medaglia, nazionali ed internazionali, riportando sempre ottimi giudizi ed importanti riconoscimenti.

Dal 1981 Driutti è incisore presso la Zecca di Stato.

Tra te sue opere più significative di quest'ultimo periodo ricordiamo il cofanetto bronzeo inciso per il Millenario di Udine, la medaglia per i quarant'anni della liberazione di Roma, quella per il Centenario della nascita di Padre Pio, per il 250° Anniversario della fondazione del Real Teatro S. Carlo di Napoli, gli scudi in oro emessi nel 1988 da San Martino in occasione del Vertice U.S.A.-U.R.S.S. sul disarmo, ma soprattutto la moneta da 500 lire celebrativa del Collegio del Mondo Unito dell'Adriatico, che gli ha permesso di vincere l'Oscar Numismatico Internazionale per l'anno 1985, Una moneta-architettura, dove l'artista è riuscito ad inserire nel piccolo cerchio la Loggia del Lionello di Udine, il Palazzo Comunale di Pordenone, la Basilica di San Giusto di Trieste, il Castello di Gorizia e lo Stemma della Regione Friuli- Venezia Giulia.

Anche il rovescio non è che sia «vuoto», vi sono infatti raffigurati i due emisferi sormontati dal Castello di Duino.

Una riprova, questa, che il mestiere lo possiede veramente!