| A Giampaolo BEINAT «Per la profonda ricerca e l'appassionata rielaborazione storica e culturale della Comunità locale friulana. Per la completa dedizione al magistero educativo. |
Il prof. Gian Paolo Beinat, nato a San Daniele del Friuli il 30 giugno 1907, ha dedicato interamente la sua vita alla scuola, quale Direttore Didattico, e alla Cultura, curando la Civica Biblioteca Guarneriana per ben quarant'anni, dal 1937 al 1977. Il passato, con la sua eredità, è sempre vivo in noi: è compito dello Storico chiarificarlo, farne oggetto d'indagine, esporre cause, connessioni e svolgimento dei fatti. Il prof. Beinat, infaticabile ricercatore e studioso di codici e di antichi documenti, ha sempre saputo rintracciare un profilo umano negli eventi e nei personaggi di epoche assai lontane da noi, ha saputo scoprire, in chi ci ha preceduto, travagli, speranze, contrasti non dissimili da quelli che si agitano nell'animo nostro. Sono nati così cinque:"Quaderni Guarneriani". "San Daniele del Friuli" - Nella storia; nella cultura, nell'arte (1967). "Giusto Fontanini" - Prelato di Curia, Storico, Letterato (1970). "Giusto Fontanini" - Un Dantista tra Sei e Settecento (1976). "Forum Julii" - Soste nel tempo - (Breve storia del Friuli, edita in occasione dell'apertura della Libreria Moderna di Udine). "Appunti di Cronaca Sandanielese" 1917-1918 (pubblicati con una Mostra Storica sugli Arcipreti, per il primo anniversario della morte di Monsignor Fant). Le pagine scritte dal prof. Beinat sono Storia sì, ma anche vita, ansia e sofferenza di uomini, solco fecondo impresso da generazioni che, pur tra errori, pentimenti, speranze deluse, sempre hanno operato per il progresso e la civiltà. Come Direttore della Guarneriana, Gian Paolo Beinat ha dato la sua competente collaborazione a moltissimi studenti universitari per la stesura della tesi di Laurea, fornendo indicazioni bibliografiche e segnalando documenti essenziali, sempre sorretto da rara capacità e preparazione. Ha interessato al fondo codici e manoscritti i Chiarissimi professori Leonardo Ferrerò e Paolo Tremoli; dalla loro collaborazione è nata la "Mostra dei Codici Friulani", rassegna per molti aspetti diversa ed innovativa, che ha permesso al grande pubblico di conoscere un patrimonio culturale di inestimabile valore e di raffinata eleganza. L'aver riportato alla luce quanto, di fatto, è stato per secoli confinato alla fruizione ristretta degli specialisti, è un grosso merito del prof. Beinat, al quale va il nostro ringraziamento. Nel 1981 Gian Paolo Beinat ha dato alle stampe: "Sandenèl - San Daniele del Friuli dalla preistoria al 1980". Una ricerca approfondita, nata dai suoi continui studi sui documenti conservati nell'Archivio Storico Comunale della città, ricchissima ed inesplorata miniera di notizie, sulla tradizione orale e scritta, sui reperti archeologici della zona e sulla toponomastica locale. Ancora una volta lo Storico, recuperando il passato, ci aiuta a ritrovare parte di noi stessi. L'uomo, infatti, non può guardare solo al futuro, deve anche sapere cogliere e far sua l'eredità di chi ci ha preceduto! Il prof. Beinat è anche collaboratore fedele di "Comunità viva", il quadrimestrale della Parrocchia, dove i suoi articoli sulle tradizioni, sugli avvenimenti storici e sugli aspetti geografici della "Terra di San Daniele", sono letti sempre con vivo e profondo interesse. In particolare vorrei ricordare: "Storie popolar di Sandenêl" "Pievani ed Arcipreti di San Daniele" "I borghi" Quale presidente della Società Operaia di Mutuo Soccorso, in collaborazione con il Gruppo di Arte Drammatica "Q. Ronchi" e con la Pro Loco, da cinque anni partecipa fattivamente ai "Lunis da Vierte" ed ai "Lunis da Sierade", serate di rievocazione di vita sandanielese negli avvenimenti storici e nei protagonisti. Da pochi giorni si è chiusa, nel palazzo dell'ex Monte \ di Pietà di San Daniele, la mostra: "I tesori di una antica biblioteca", rassegna che ha caratterizzato l'estate culturale friulana. Tra i componenti il Comitato Promotore dell'importante manifestazione non poteva mancare Gian Paolo Beinat. Ancora una volta, per merito anche suo, splendidi codici miniati appartenuti a Guarnerio d'Artegna e a Giusto Fontanini, preziosi incunaboli del XV secolo e "cinquecentine", importanti documenti del XIII e XIV secolo tratti dall'Archivio Storico della Comunità, hanno potuto essere ammirati in tutta la loro bellezza, riproponendo all'attenzione del grande pubblico i valori della Guarneriana, la più prestigiosa biblioteca del Friuli. |