Sante TRACOGNA

«Per lo spirito di evangelica cultura nella ricerca delle memorie patrie, nella valorizzazione di artisti friulani, nel recupero di insigni figure di compositori di musica sacra e per l'opera artistica e poetica da lui realizzata pur nell'impegno pastorale. »

 

Mons. Sante Tracogna, nato a Ravosa nel Comune di Povoletto, il 5 giugno 1910, è una delle figure di spicco del Clero friulano e del mondo artistico e letterario regionale.

Delle sue energie apostoliche profuse a Palmanova, a Gemona, a Majano e oggi a Cividale del Friuli, parlano con sincero rimpianto e intatta ammirazione le persone che lo hanno conosciuto.

Caratteristica di Mons. Sante Tracogna è la conciliazione dell'attività poetica e letteraria con l'impegno di fede, anzi la sublimazione del suo operare artistico nella fede.

Ha avuto idee grandiose, che gli eventi non gli hanno permesso di realizzare, come il Centro Biblico Internazionale degli artisti.

Ha curato gioielli di strenne epifaniche e ha scritto su innumerevoli periodici e riviste regionali.

Ha pubblicato il libro di liriche «Boris e flamis» dalla poesia dolce, devota, ma qualche volta graffiante sulla realtà moderna dissolvente.

È stato lui l'ideatore di un premio «Nadâl Furlan» negli anni cinquanta per racconti e versi friulani sul Natale.

Come studioso e ricercatore, si deve a Mons. Tracogna la valorizzazione del compositore e organista Antonio Foraboschi, la riscoperta del pittore majanese Zumino, l'interessamento al Tomadini e al Candotti. È stato sempre amico e incoraggiatore di artisti.

Uomo d'arte, quindi, e soprattutto uomo di Dio.

Mons. Sante Tracogna si è spento a Cividale del Friuli il 21 marzo 1986, dove, dal 1971, era Canonico del Duomo e Cappellano presso il Collegio delle Suore Orsoline.

Dalla sua raccolta di Liriche «Boris e flamis»:

PARADÎS

Jude, Signôr,

chist puar predi

a jentrà cun Te

in Paradîs!

 

Mi metarài

tun cjantonùt,

in zenoglòn

le muse jenfri lis mans!

 

E váì par simpri,

di conzolaziòn,

i mièi pecjâz

e il To perdòn!