| Ad Emilio De ROJA
«Pal so cûr cristian viert ae zoventût bessole e a cui ch'al cîr pan e lavôr. » |
Don Emilio de Roja, fondatore e responsabile della Casa dell'immacolata di Udine, è un esempio vivente di cristiana carità e di solidarietà umana. Le tappe della sua esistenza sacerdotale lo vedono sempre schierato dalla parte dei poveri, degli emarginati, degli umili. Quando prende parte alla Resistenza contro l'occupante nazista, lo fa per svolgere un'opera di mediazione e di salvezza di tante vite, rischiando sempre la propria. Da un quarantennio assiste ragazzi emarginati o attanagliati da difficoltà familiari e psicosociali, supplendo alla mancanza di genitori e di strutture educative. Vive con i suoi ragazzi e per i suoi ragazzi, seguendoli nel faticoso inserimento nel mondo del lavoro e delle responsabilità sociali. Durante il terremoto del 1976 come Vicario Episcopale per il Clero e come dirigente della Caritas udinese, si è prodigato generosamente per le categorie di persone più deboli ed esposte alla catastrofe sismica. I programmi della ricostruzione sono stati realizzati in base a quelle che erano le necessità delle diverse persone, infatti Don Emilio ha saputo sempre far pervenire a buon fine gli interventi finanziari e di volontariato delle delegazioni straniere della Caritas. Terminata l'emergenza e avviatasi la fase della rinascita, Don de Roja ha raddoppiato le sue energie per la gioventù bisognosa di riscatto e di comprensione. Il suo operato è stimato ed apprezzato da tutto il Friuli, in particolare dalla comunità bujese di cui è figlio devoto. Il premio odierno lo conferma, incoraggiandolo, casomai ce ne fosse bisogno, a proseguire nella sua benefica opera. |