| Ad Alfredo BATTISTI
«Par jessi stât Pastôr di Crist furlan te prove dal dolôr, tal svilup de int, te nestre culture. » |
Monsignor Alfredo Battisti è nato nel 1925 a Masi di Montagnana, un paesino di poco più di 1500 anime posto al confine tra le Provincie di Padova e di Rovigo. La sua scelta, si può dire, la fece appena ebbe l'età della ragione, senza incertezze, senza tentennamenti. Era figlio unico ed il suo avvenire, secondo logica, avrebbe dovuto essere il piccolo podere di papa Nicola e di mamma Zaira. Ma c'erano di mezzo una forte vocazione e Don Giovanni Masiero, il suo Parroco, verso cui, ancor oggi, Mons. Battisti si sente debitore per l'esempio nobilissimo di vita cristiana ricevuto. Così, dopo essere entrato nel seminario di Thiene, il 20 settembre 1947, a Padova, venne ordinato Sacerdote. Dopo alcuni incarichi minori, si trasferì a Roma, alla Facoltà Vaticana dell'Istituto Sant'Apollinare, dove, nel 1951, si laureò in Diritto Canonico. Ritornato a Padova, impegno intellettuale e fervore spirituale hanno caratterizzato la sua missione, svolta quasi interamente presso la Cancelleria della Diocesi, prima come Pro Cancelliere, poi come Cancelliere, come Pro Vicario Generale ed infine, nel 1967, fu nominato Vicario Generale e Canonico Arcidiacono del Capitolo cattedrale. Diventato Monsignore ed anche Cameriere Segreto di Sua Santità, avrebbe desiderato avere in cura una Parrocchia, una piccola Parrocchia dove potersi dedicare agli studi, meditare sulle indicazioni della Chiesa Conciliare e sulle esigenze sollecitate dallo sviluppo della società nella quale viviamo. Invece, nel 1972, Mons. Battisti ha visto svanire il suo sogno, quando Papa Paolo VI lo ha elevato alla dignità di Arcivescovo, affidandogli la Diocesi di Udine. Da allora è sempre stato accanto a noi, anche quando la terra ha tremato, si è battuto per noi dando il suo appoggio alla cultura, alla civiltà locale e alla lingua della stirpe ladina del Friuli. Ha sfilato assieme alla gente per il diritto del popolo friulano alla sua Università, per il diritto dei baraccati ad una casa e per difendere la libertà di educazione, garantita solo in teoria della Costituzione Italiana. La sua è una Teologia aperta sul mondo e sui suoi problemi, esposta con il linguaggio degli uomini d'oggi, una Teologia che affonda le radici non solo nel suo pensiero, ma in tutta la sua vita che è amore della verità. |