| A Gemma NODALE CHIAPOLINO«Pal so cjant di vite e di sperance, jevât dal cûr alt de Cjargne, in peraule di religjose passion e di umane poesie.» |
Un fenomeno rilevante, tra quanti hanno caratterizzato l'attività culturale del Friuli nel secondo dopoguerra, è costituito dalla numerosa presenza di voci femminili in campo letterario. Dopo secoli di quasi assoluto silenzio, le donne friulane hanno cominciato a cantare l'anima della nostra gente, la dolce malinconia dei ricordi, il senso del mistero, l'amore che cresce, modifica e trasfigura ogni cosa. Tra queste voci, un posto di particolare importanza spetta a Gemma Nodale Chiapolino. Nata a Sutrio, in Carnia, nel '22, risiede da molti anni a Paluzza, dove si è sempre distinta anche per l’impegno sociale ed ecclesiale. Con la sua più che trentennale attività poetica in lingua friulana, nella variante dell'alta valle del Bût, la Nodale Chiapolino ha cantato la sua Carnia con partecipazione piena: il distacco dei giovani dalla propria terra ed i vecchi con il dolore di chi rimane solo, la meravigliosa bellezza delle montagne ed il fascino del loro silenzio, la profondità degli echi e la vastità degli spazi. Premiata e segnalata in numerosi concorsi e premi letterari, anche al di fuori del Friuli, Gemma Nodale appartiene al gruppo poetico "La Cjarande" fin dalla sua fondazione. Sue composizioni si trovano in "Poesie italiane scelte" (Roma '65), in "Cjans resinz dal Friûl" (Udine '63 ) ha partecipato alla 2ª "Sagre dal Cjant Cristian furlan" (Udine '64) e a "Gnovis Vilotis dal Friûl" nel '66. Liriche della poetessa carnica sono pubblicate anche nelle raccolte antologiche "La Cjarande" (1967), "La gnove Cjarande" (1981) ed ancora in "Aghe di Fontanon". Una peculiarità della nostra autrice è anche quella di scrivere versi per i calendari. Sono più di venti anni che il "Lunari" curato dalla Nodale Chiapolino esce a Paluzza e nei Canale di San Pietro. Nel 1982 da alle stampe "Agrimes di cûr", una raccolta dedicata ..."A duc' i muarz tal taramot...", liriche, queste, scandite col battito del cuore, dove l'uomo, travolto da un destino che sembra onnipotente, ritrova in sé il sentimento della fraternità ed ha la capacità di riprendersi e ricominciare a vivere. |