Ad Antonio DELUISA 

«Par vê judât il Friûl a jessi fedêl a se stes te Fede e te culture, e par jessi stât te presonie testemoni di perdon e di pâs par une umanpt plui buine.»

 

Antonio Deluisa, poeta e scrittore, è nato a Joannis, in Comune di Aiello, nel 1906.

Dopo parecchi anni trascorsi  a Palmanova, ha coronato la sua carriera di insegnante a Udine, dove ancora risiede.

Sono state l'amara esperienza della guerra e le sofferenze passate nei campi di sterminio della Polonia e della Germania, a far sgorgare dal suo cuore le liriche di "Lontan dal fogolâr" (pubblicate a Udine nel 1947) e "Di Lager in Lager", del 1983. Il tempo che passa scolora gli orrori della guerra, le ombre terribili delle stragi rimangono  nelle pieghe dei ricordi come   fantasmi che si ha paura di richiamare, ma i poeti non dimenticano le offese arrecate all'umanità, la scempio  ai tanti milioni di vite  e li ripropongono alla memoria degli uomini.

Nel 1965 Antonio Deluisa ha raccolto, in un agile volumetto, le testimonianze in prosa di scrittori e giornalisti che avevano conosciuto il Friuli durante la Prima Guerra Mondiale: "Ci conobbero nella tormenta", s'intitola, infatti la su a pubblicazione.

Ricordi che ritornano anche in 'Friuli redento", stampato  nel 1973.

Per molti anni Deluisa ha collaborato con giornali, riviste e periodici, in modo particolare con la "Vita Cattolica" pubblicando poesie e prose in Italiano e in Friulano, scritti di carattere religioso, storico, letterario e composizioni corali, quasi tutti firmati con lo pseudonimo Toni de Basse.

Corposa è l'attività di ricerca storica, svolta assieme al fratello Luigi.

Nel 1983 in occasione delle celebrazioni per il Millenario, Antonio Deluisa ha voluto fare un omaggio alla sua città, con un'antologia di testi poetici degli autori più vari che, nel corso dei secoli, a Udine (o al Friuli)  in qualche modo si sono ispirati. L'opera, che s'intitola "Udine nella voce della poesia", è una raccolta di 54 "pezzi" di autori più o meno noti che rappresenta una preziosa riscoperta di composizioni spesso ingiustamente dimenticate.