| A Vittorino CANCIANI «Par jessi pastôr cristian fondatôr di comunitâz, e pal spirt ecumenic di fradelance universâl ch'al lûs cun biel stîl e tant cûr te sô opare leterarie e umane.» |
Monsignor VITTORINO CANCIANI è nato a Mortegliano il 23 novembre 1925, ma da molti anni ormai vive e lavora a Roma. Teologo, laureato in Scienze Politiche e con il Diploma Superiore per l'insegnamento delle discipline sociali, sin dagli anni cinquanta, oltre che Parroco, è stato Assistente di gruppi Scouts e di movimenti di Azione Cattolica, ideatore e guida di filodrammatiche locali, maestro di Canto Gregoriano, direttore di corali cittadine e coofondatore di una scuola sociale diocesana per futuri amministratori pubblici. Su richiesta del Vescovo Zaffonato ha fondato prima la Parrocchia di Mereto del Capitolo e, successivamente quella di San Cromazio in Udine ove, superando difficoltà di ogni genere, ha costruito una grande Chiesa e le opere parrocchiali annesse, dimostrando singolari capacità organizzative e manageriali. Negli ultimi vent'anni, Mons. Canciani, è stato invitato a prendere parte attiva in parecchie Accademie, ha tenuto conferenze e partecipato a tavole rotonde nelle sedi più prestigiose della Capitale ed in varie città italiane. Ha ricevuto gli “Allori del Palatino”, alcuni “Oscar” medaglie ed anche onorificenze straniere, tra queste il “Cavalierato di Gran Croce dell’Ordine di Costantinopoli”, massimo riconoscimento del mondo Ortodosso per attività ecumeniche. Negli Stati Uniti gli sono state conferite due Lauree ad honorem, la prima in Filosofia e la seconda in Storia Moderna. Mons. Canciani conosce le principali lingue ed è autore di preziose monografie e d’indovinate pubblicazioni sia d'interesse socio-economico che d'ordine storico-geografico. I numerosi viaggi che ha fatto e che continua a fare attraverso l'Europa, l'Asia e l'Africa, hanno contribuito notevolmente alla sua produzione letteraria. “Da Tokyo a Marrakech” pubblicato nel 1975, è un volume dal taglio giornalistico, che gli ha meritato il Primo Premio Internazionale CIAC per la narrativa, 400 pagine nate riordinando i quaderni di viaggio, i veloci appunti che Monsignor Canciani ama fissare sulla carta nelle halls degli alberghi o durante le lunghe attese negli aeroporti. Un'esperienza personale, una testimonianza di singolare valore, in cui l'Autore parla della gente incontrata per le vie lontane dell'Asia e dell'Africa, del loro ambiente storico, socio-economico e religioso, un'opera dove non mancano pagine di vera poesia. Viaggiare, per Monsignore è sì ammirare i monumenti che hanno saputo sfidare i secoli, ma soprattutto è “cercare” l'uomo percorrendo le vie sociali, estetiche e politiche dei singoli Paesi, è fare un esame di coscienza davanti alla fame e alle situazioni disumane nelle quali vive gran parte della popolazione del Terzo Mondo. “Un'aurora sul Sinai” ed “Angeli e demoni” sono, invece, pubblicazioni di natura storico-biblica con accenti lirici. Particolarmente interessanti le “Omelie Liberiane e Vaticane”, un'ampia raccolta di discorsi che Mons. Canciani ha tenuto nella Basilica di Santa Maria Maggiore ed in quella Vaticana dal 1988 al 1991. Nel 1993, l'editore Gesualdi ha pubblicato “Stròmata”, una miscellanea di conferenze e conversazioni che riguardano la filosofia, la sociologia, la storia, l'ambiente giornalistico e la vita nei Paesi del Terzo Mondo. Per queste opere l'Autore ha ricevuto il “Premio della Cultura” della Presidenza del Consiglio. Ma per il nostro premiato quello dello scrivere è un lavoro secondario, perchè continuamente impegnato nella pastorale. Oggi è animatore di gruppi giovanili, di attività assistenziali e membro del Capitolo Vaticano. Monsignor Canciani è e si sente soprattutto Pastore, capisce la gente e da questa è apprezzato particolarmente per la sua preparazione teologica e per la chiarezza dei suoi discorsi. |