A Giovanni PATAT
 d'Artegna
 

 

GIOVANNI PATAT, nasce ad Artegna l'8 dicembre 1928; fin da piccolo frequenta la bottega di uno zio scalpellino apprendendo a lavorare l'argilla, il gesso e la pietra. Nel 1951 si reca in Lussemburgo presso lo scultore A. Sabatini di Perugia, dal quale apprende la tecnica della scultura e nel 1952 lavora presso la bottega dell'artista udinese Max Piccini. Sono di quell'anno le quattro statue destinate alla chiesa di S. Patrizio a Washington, mentre nel 1953, lasciato il maestro, realizza il monumento ai dispersi in Russia collocato ad Artegna.

Nel 1955 scolpisce il monumento ai caduti di Montegnacco e nel 1958 l'Immacolata destinata al Tempio Ossario di Cargnacco. Dal 1959 al 1964 espone in diverse mostre a Udine e in Provincia.

In questi anni esegue le tre famose "Via Crucis" di Resia, della casa di Esercizi di Tricesimo e della chiesa di Mereto di Tomba. Negli anni successivi realizza numerosi monumenti ai caduti come il grande Alpino di Cervignano.

Dopo il terremoto continua la sua opera producendo importanti lavori fra i quali vogliamo ricordare il grande bassorilievo del Redentore collocato sul M. Quarnan.

Patat รจ veramente uno scultore poliedrico che sa usare con maestria e competenza tutti i materiali che la natura gli offre ottenendo opere di svariate dimensioni, ma tutte concrete, vive, fortemente espressive: veri capolavori artistici.

La sua arte mette insieme un generoso senso sociale ed un fede autentica, largamente espressa nelle numerose opere di Santi, realizzate con estrema bravura e con profondo senso religioso.

 

Sunto della motivazione tratto dal Bollettino Parrocchiale di Santo Stefano