A Luciano TURATO

 

Luciano Turato, ancor giovane lascia Buja, dove è nato il 27 febbraio 1937, per seguire, come tanti altri, la via dell'emigrazione. A Torino conosce il maestro F. Quaranta,

con il quale studia prima pianoforte, poi musica corale e direzione di coro. Diplomatosi al Conservatorio di Alessandria, si dedica alla didattica e alla direzione di coro e, stimolato dal maestro, inizia a comporre in prevalenza per coro.

La sua produzione è varia e, dopo i primi anni di musica leggera con la R.A.I. di Torino e la produzione di 10 dischi, compone musica per organo e coro; tra le circa 200 composizioni tra sacro e profano meritano di essere ricordate: "Friûl Risurît", "Lâ e tornâ", "Tu es sacerdos", "Luce, acqua, vita". I suoi brani, soprattutto quelli sacri, sono molto interessanti e lasciano trasparire, oltre che una buona conoscenza della tecnica armonica e contrappuntistica, una religiosità profonda e genuina.

Il maestro Turato è stato docente al Conservatorio "Vivaldi" di Alessandria e al Conservatorio Statale "Jacopo Tomadini" di Udine e oggi è direttore di coro e apprezzato compositore. La sua musica corale è tanto legata alle tradizioni e alle risorse umane della nostra terra.

Il suo lavoro che nasce da un amore profondo per il suo Friuli, si fonda oltre che sulla musica, su testi letterari nelle diverse lingue che si parlano in Friuli e che costituiscono un patrimonio ricchissimo e così versi latini, friulani e nell'idioma paleoslavo di Resia, fungono da corredo letterario per canti corali su testi di vari poeti.

La musica di Turato avvincente e intensa coglie e trasmette emozioni e affetti e si sposa bene alle parole cogliendone il significato e anche il senso profondo.

 

Sunto della motivazione tratto dal Bollettino Parrocchiale di Santo Stefano