IL SINDACO

Prof. Gino Molinaro

Buja, 12 novembre 1988

 

Accade di frequente, in questi tempi, di essere chiamati a partecipare alla celebrazione di anniversari particolarmente significativi per la vita di associazioni e iniziative che operano nella comunità locale.

È questo il segno, in particolare per i nostri paesi che escono dalle esperienze postsismiche, di una positiva testimonianza di presenza e vitalità che vede ognuna di queste realtà vincente sulle difficoltà degli anni passati, ed è anche il segno della loro volontà di soffermarsi sul passato per dare continuità al futuro.

Se la riconoscenza ed i migliori auspici sono espressioni sempre sinceramente dovute a ciascuna delle realtà culturali, ricreative e sportive che hanno contribuito alla crescita dei nostri centri e delle nostre comunità, un pensiero in più deve essere indirizzato al «Premi Nadâl Furlan», giunto alla X edizione.

La ricostruzione, e più ancora gli obiettivi di una rinascita intesa come capacità di guardare al futuro con fiducia nel rispetto della propria identità sociale, culturale, politica e religiosa, non potevano prender vita senza punii di riferimento precisi, individuati nella tradizione e nei suoi valori.

La persona, la sua dignità e libertà, la famiglia, la solidarietà, la religiosità sono valori di una tradizione cristiana di dimensione occidentale che è tutt'uno con la storia del Friuli, dei Friulani e dei Bujesi vissuti e viventi in ogni parte del mondo; una tradizione che in questa storia trova le sue attuazioni originali e irripetibili.

Il Circolo Culturale Laurenziano, attraverso il «Premi Nadâl Furlan», fa propri questi valori individuandoli in quei personaggi che li hanno testimoniati con l'impegno del loro lavoro quotidiano: una ricerca tanto più importante ed indicativa per il nostro domani proprio perché effettuata tra le pieghe di una civiltà dei consumi che, per molti aspetti, non ha risparmiato le nostre grandi e piccole comunità.

Anche Buja, perciò, aderisce all'augurio corale che il «Nadâl Furlan» abbia un futuro illimitato, capace di proporci sempre nuove testimonianze viventi di quei principi e valori per i quali, insieme, abbiamo lavorato.