2007

Un po' di storia

 

 

Protezione Civile è purtroppo una parola di moda, conoscerne infatti concretamente il significato é un compito assai difficoltoso e impegnativo. La nostra Regione si ê dotata, tra le prime (anche a causa dei gravi disastri naturali che l'hanno colpita provocando lutti e danni ingenti), di una normativa sicuramente innovativa in questa materia, la L.R. 64/86. Tale normativa ha introdotto il concetto di "previsione - prevenzione" operante su tre livelli: primario, secondario e terziario a seconda che le attività o azioni corrispondenti siano volte ad abbassare, al di sotto di una soglia ritenuta accettabile, il rischio dell'insorgere di situazioni e/o eventi calamitosi; ovvero, ad intervenire all'atto dell'insorgere di quest'ultimi, al fine di contenere l'effetto e l'impatto, e ancora a predisporre i necessari strumenti di intervento per il ripristino delle situazioni di normalità. Ma la vera innovazione é la nuova mentalità che ha iniziato a diventare corrente nella popolazione, con il suo coinvolgimento attuato come autodifesa e perpetuato con un continuo presidio del territorio.

Non piú quindi assistenzialismo dovuto, ma struttura volontaristica capillarmente calata nelle varie realtà locali e protesa ad una azione di imbrigliamento, per quanto possibile, delle forze ostiche della natura e di approntamento delle risorse umane in modo da essere impiegate razionalmente nel caso di un'emergenza. E' cosi che sono nati il Centro Operativo di Palmanova e le prime squadre comunali dei Volontari di Protezione Civile. Bisogna subito chiarire che detta struttura non ha certamente la pretesa di sostituire le forze istituzionali dello Stato preposte a questi compiti, bensì di formare un valido supporto alle stesse. Si vuole, inoltre, sottolineare il concetto di "volontariato". II volontario (che non è il "volenteroso disponibile") presta la sua opera per uno scopo ben preciso; ha la piena consapevolezza dei propri limiti e di cos'ê l'organizzazione in cui opera; inoltre sa che se interviene ê perché è preparato a farlo attraverso l'addestramento psicologico, pratico e di gruppo. Cosi anche il Comune di Buja ha voluto adeguarsi alle disposizioni regionali.

 La nomina del responsabile comunale di Protezione Civile, l'approvazione del regolamento per la Costituzione ed il funzionamento del Gruppo Comunale di Protezione Civile e l'ammissione dei Volontari al gruppo stesso, risalgono alla fine del 1991 e agli inizi del '92. Non si vuole certamente nascondere che, alle sopracitate nomine e formalizzazioni, sono seguite una serie di difficoltà, in particolare per la mancanza di corsi di formazione e lo scarso coordinamento del Centro Operativo, ma il nostro sodalizio ê riuscito a sopravvivere e, poco alla volta, a riemergere.

 É grazie all'impegno di alcuni fedelissimi che può contare, a partire dal 14 maggio 1994 (data dell'inaugurazione), sulla disponibilità di una sede dignitosa (ubicata nella zona arti-gianale di Arrio-Polvaries, riconvertendo un prefabbricato installato nel 1976 dall'E.S.A. attraverso un piano del Commissario Straordinario nel Friuli On. Zamberletti), con ufficio, servizi e ampio magazzino. Anche i contributi regionali e comunali sono arrivati generosi negli anni successivi ed ora disponiamo di equipaggiamenti sia per le squadre di Protezione Civile che per quella di Anti Incendio Boschivo, attrezzatura (generatori, motopompe, elettropompe, modulo A.I.B., torri faro, motoseghe, tende ecc), un autocarro 4x4 con doppia cabina, un pick up e due carrelli da traino. I Volontari, inoltre, hanno avuto la possibilità di partecipare ai corsi organizzati dalla P.C. sia in presenza che on-line, dalla Forestale e dalla C.R.I. e quindi hanno acquisito una discreta formazione. Dal gennaio 2000 é stata costituita anche la squadra Antincendio boschivo comunale ai sensi della L.R. 8/1977, che al momento opera come "aggregata" ad Artegna, essendo il territorio comunale di Buja inserito nella zona "bianca" del Piano Regionale di Difesa del Patrimonio Forestale dagli incendi.

Nel tempo siamo passati alla fase operativa vera e propria con l'organizzazione delle squadre e l'assegnazione di compiti precisi. Quindi, entro i limiti dei piani della Protezione Civile comunale, la prevenzione, che si è concretizzata con l'individuazione dei rischi del nostro territorio e delle risorse disponibili, si ê sviluppata con la verifica delle procedure di attivazione, l'abbassamento del grado di rischio, rinformazione, l'educazione e l'addestramento, e con la predisposizione di esercitazioni periodiche.

 II coordinamento durante l'emergenza, con l'allertamento delle strutture, la verifica dell'attendibilità delle segnalazioni, l'attivazione delle procedure e l'attuazione dell'intervento, la formazione della Sala Operativa Comunale, la diramazione delle informazioni, l'ordine di evacuazione della popolazione e lo sgombero del territorio sono rimasti finora, salvo alcune rare occasioni per qualche albero abbattuto e qualche scantinato allagato, solamente una "conoscenza teorica": estremamente necessaria peró, visto che un territorio come il nostro, purtroppo, presenta un'alta vulnerabilità. La Protezione Civile Comunale di Buja é, a 15 anni dalla sua fondazione, una buona realtà, ma per continuare a crescere e diventare veramente efficiente ha bisogno di allargare il gruppo dei propri Volontari. Nuova linfa va attinta sia dalle Associazioni già esistenti nella nostra comunità, sia dai singoli che si rendano disponibili.