16 maggio 1976

Un pacco di giornali fa giungere ogni giorno a Buia la testimonianza di quanto Brescia fa per il Friuli

 

LA NOSTRA SOTTOSCRIZIONE HA SUPERATO IERI SERA I 132 MILIONI

La domenica non ha interrotto il flusso delle offerte - Storia di un bambino e di due marmorine -I «nostri» sposi saranno ricevuti domani sera dai pubblici amministratori di Sirmione - Numerose iniziative attuate in provincia.

C'è un'aneddotica che costantemente si rinnova. Avviene quando il Giornale rivolge un appello ai suoi lettori. La risposta è sempre pronta, sofferta e reca testimonianza di una partecipazione corale e commossa agli eventi che dalla pagina stampata riecheggiano nelle conversazioni familiari. Ieri era domenica e nemmeno s'era annunciato che gli uffici amministrativi sarebbero rimasti aperti per consentire la raccolta delle offerte. Eppure queste non sono mancate; nemmeno la congiuntura del tempo che, assolato com'era, consigliava la gita fuori porta, ha interrotto il flusso.

Gente dunque, adulti e ragazzi con la banconota o le banconote in mano perché più sollecito fosse il conteggio da parte della signorina addetta al ricevimento dei soldi e del rilascio della ricevuta. Non grosse cifre; importi modesti ma devoluti con spontanea generosità.

Brescia con il cuore in mano, né sembri retorico il constatarlo: è sèmpre così, del resto. Ragazzi e anziani che arrivano, si guardano intorno probabilmente sorpresi perché gli uffici non sono quelli che certa tradizione scritta assegna all'ambiente giornalistico. Ma è dietro 1'impennata di cristallo che ferve il lavoro redazionale e oltre una porta seminascosta e più sotto di una scala le macchine divorano piombo per farne colonne di righe destinate, poi, a farsi pagine e, infine, carta stampata.

In fondo dietro a ogni manciata di soldi vi sarebbe una storia di raccontare e non dovremmo tanto narrarla per noi o per voi quanto piuttosto per i friulani che scoprirebbero, seppur ve n'è bisogno, quale e quanta solidarietà sorregga la loro ripresa.

Anche loro leggono queste righe. Eccezionalmente, ogni mattino un plico di giornali prende la strada di Buia e viene distribuito agli abitanti del villaggio che porta il nome di Brescia. E', questo, una sorta di aggancio fra la sede del quotidiano e il paese che i bresciani hanno adottato e fanno vivere, giorno dopo giorno, di tutto alimentandolo con affettuosa premura che non solo si evince dai numeri che appaiono nel riquadro, riservato alla sottoscrizione ma attraverso lo slancio con il quale i fornitori cercano di soddisfare le richieste. Succede a volte che magazzini siano sprovvisti di questo o di quel genere di merce. Non lo rimangono per molto, dopo che una telefonata ha avvertito di quanto occorre.

E' come se, in questi giorni, il giornale si fosse dilatato conglobando un'organizzazione che l'organico non prevede. Chiamiamola come vogliamo, conta che sia disponibile ventiquattr'ore su ventiquattro.

 E lo è. Buia chiede, Brescia risponde. Sempre.

C'è del merito in tutto questo da parte di chi adempie all'incarico. Analizzandolo, però, si scopre che è un riflesso dell'entusiasmo, della volontà di fare manifestati da quanti passano di qui. Un fattarello modesto modesto eppur significativo. Un bambino che ha arrotondato con 20 lire quanto era stato devoluto dalla mamma « perché le parole sono sue - voglio mandare due marmorine ». Da destinare evidentemente a uno della sua età.

Le 20 lire sono finite nei salvadanaio; niente marmorine, comunque. Esse appaiono però come l'embrione di una valanga che si è fatta a mano a mano più grossa perché quelle due tintinnanti e desuete monetine hanno convogliato biglietti di banca e assegni: una catena destinati a diventare tende e pane, acqua calda e lenzuola, abiti e scarpe.

C'è un paese in provincia che ieri ha vissuto pur nel bailamme comportato dall'invasione domenicale dei turisti, ore di attesa: Sirmione,

dove erano per giungere i due freschi sposi del «Villaggio Brescia». (Ieri la cerimonia, presente Susanna Agnelli). Arrivati a ora tarda all'Hotel «Olivi», dove era pronta la camera più ospitale, oggi potranno vivere serenamente il loro incontro con la penisola. E anche domani, ma sino alle ore 20 soltanto. Per quell'ora è stata infatti indetta una riunione nel palazzo comunale. Presenti il sindaco Marco Panneggiarli, il vice dott. Giuseppe Stante, il presidente dell'Azienda di soggiorno Stefano Fedrighini e il presidente degli albergatori Rodoni. la coppia riceverà il saluto augurale della comunità.

Si parla anche di un'altra iniziativa della quale il dott. Stante ci ha dato il preannuncio e che dovrebbe tradursi, pronunciandosi favorevolmente l'intero Consiglio comunale, in fattiva solidarietà per il Friuli. Ma di essa riparleremo.

Anche l'Amministrazione comunale e le varie associazioni sociali e culturali di Roncadelle hanno promosso una pubblica sottoscrizione per la raccolta di offerte in denaro a favore delle popolazioni del Friuli. La somma raccolta sarà devoluta direttamente al Comitato dei sindaci dei paesi colpiti dal terremoto. Da parte loro anche gli scout hanno rizzato una tenda sul sagrato della chiesa, per la raccolta di fondi e indumenti; altri giovani si sono sguinzagliati per tutto il paese a raccogliere carta e ferro vecchio.

Il Centro assistenza terremotati del Comune di Brescia ha sede nel palazzo della Loggia. «E' qui — commenta il responsabile signor Mosè Molinari — che i cittadini si debbono rivolgere. L'ufficio è aperto ininterrottamente dalle ore 8 alle ore 20. Riceviamo anche le offerte per le quali rilasciamo regolare ricevuta ». Per ogni richiesta questi sono i numeri telefonici: 55445 - 57507. Per chi chiama da fuori Brescia il prefisso è: 030.

Un milione per i terremotati del Friuli. Con questo gesto di solidarietà, il Consiglio di Villanuova, convocato in seduta straordinaria, ha aperto una pubblica sottoscrizione fra la popolazione con raccolta di fondi presso il municipio. Per volontà del Consiglio, la somma verrà conse­gnata direttamente alle popolazioni, colpite, da una delegazione che si recherà nella zona terremotata.

La solidarietà per le popolazioni colpite dal terremoto, è venuta da tutti i centri del basso Garda, dove sono state adottate concrete iniziative. A Sirmione la Giunta municipale ha stanziato la somma di 1 milione e mezzo per i terremotati, aprendo nel contempo una sottoscrizione tra la popolazione. Un analogo contributo in denaro verrà erogato dall'Amministrazione comunale di Pozzolengo. Da Lonato invece, fin dal giorno successivo alle disastrose scosse sismiche, sono confluiti, nei centri colpiti dal terremoto, mezzi meccanici di due ditte locali. Il Consiglio comunale della cittadina ha deciso di devolvere la somma di un milione.

Da Seniga, verranno versati 110 mila lire per la sottoscrizione parte dal nostro giornale. E' questo infatti il ricavato di un'asta di oggetti offerti e di denaro donato all'Avis locale che ieri; domenica, ha celebrato l'annuale festa del donatore. Una manifestazione caratterizzata da un programma nutritissimo che ha visto in prima fila l'intero direttivo: il presidente Angelo Venterelli il vice Luciano Guindani, i consiglieri seguiti dai centoquaranta soci.