16 maggio 1976 L'opera degli «Incursori» |
Buia. 16 maggio I primi ad arrivare a Buia, subito dopo il terremoto, sono stati gli uomini del « Gruppo incursori del Varignano». Per giorni e giorni, qui li hanno visti estrarre i morti e i feriti dalle macerie, recuperare le poche cose dei sopravvissuti, montare tende e dare ogni genere di aiuto. Proprio loro, infine, sono stati tra coloro che ci hanno maggiormente aiutati, insieme agli abitanti del paese, nell'installazione del «Villaggio Brescia». Si tratta di un pugno di uomini davvero in gamba. Sanno fare di tutto: sono paracadutisti, subacquei, sommozzatori e soprattutto, sono i primi ad arrivare dove c'è bisogno di aiuto. Prima di venire a Buia sono stati per l'alluvione a Firenze, a Genova; per il terremoto ad Ancona, e ai colossali incendi del monte Argentario. La gente dì Buia ha imparato subito a conoscerli e ad apprezzarli. Il comandante Marconi e il capitano Caldelli. sempre pronti ad accorrere: il maresciallo capo Cappa Pistarino chiamato simpaticamente «Lillo». che si occupa della cucina; e «Prugna» che in un solo giorno ha montato ottanta tende, e via via tutti gli altri. Tra loro, come già abbiamo scritto, c'è anche un bresciano, è il capo in seconda Giampiero Consoli di Adro. Tra gli Incursori e il gruppo del campo si è subito stabilito un clima di particolare collaborazione, grazie anche alla presenza del nostro collaboratore Pensante di Castenedolo. Fu tra i primi componenti del gruppo Incursori. |