Venerdì 7 maggio 1976

Il Sisma in Italia

 

MILANO - Le scosse sono state molto forti e nettamente avvertite soprattutto nelle zone periferiche, dove si trovano grandi costruzioni popolari. Si sono visti lampadari oscillare vistosamente: ed i pavimenti « slittare » sotto i piedi. Moltissima gente, in preda al panico, ha abbandonato le: abitazioni riversandosi sulle strade; e nelle piazze. Nei paesi in provincia di Pavia e Cremona l'allarme è stato dato dalle campane delle chiese.

TORINO - Scosse di terremoto di modesta entità e di breve durata sono state avvertite questa sera a Torino ed in altre zone del Piemonte. Alle 21, nei piani alti delle abitazioni di Torino, i lampadari e gli oggetti hanno incominciato ad oscillare.

GENOVA - Il terremoto è stato avvertito anche a Genova e in Liguria, ma non ha causato alcun danno. Solo gli abitanti dei piani alti hanno avuto un po' di apprensione. L'intensità del terremoto ha messo in crisi il Centro sismologico di Chiavari: i pennini degli strumenti sono infatti « saluti ».

BOLZANO - Poco dopo le 21, dopo una forte scossa a carattere sussultorio che si è protratta per circa 3 secondi, decine di migliaia di persone in preda, all'allarme si sono riversate per le strade. Diverse abitazioni di vecchia costruzione hanno subito delle crepe ed altre danneggiamenti. Pare che siano crollate anche 'vecchie baracche ed edifici lesionati.

TRENTO - Dopo la prima scossa di terremoto, i detenuti del carcere di Trento sono stati fatti uscire dalle celle e sono stati raccolti nel cortile. I reclusi si sono poi rifiutati di rientrati nei «bracci» ed hanno cominciato a rumoreggiare. La zona è stata presidiata da forze di polizia. Scene di panico si sono avute nell'Ospedale civile di Trento, dove due ricoverati si sono gettati dal primo piano. Uno ha subito la frattura di una gamba e l'altro  lesioni  varie.

VERONA - Una violenta scossa di terremoto è stata avvertita verso le 21. Preceduta da un forte boato, la scossa ha fatto riversare nelle strade gran parte della cittadinanza.

VENEZIA  - Anche a Venezia poco dopo le 21 è stata avvertita una violenta scossa di terremoto durata circa un minuto. La gente si è precipitata in preda al panico fuori dalle abitazioni, dai cinema, dai locali pubblici riversandosi nelle strade. Nel centro storico, comunque, non si segnalano danni a cose o a persone.

A Mestre la circolazione automobilistica e dei servizi pubblici è rimasta bloccata. All'isola del Lido, dove risiedono oltre 26 mila abitanti, numerose persone, per paura di una nuova forte scossa, hanno deciso di passare la notte sugli arenili

FORLI -  Nel Forlivese il sisma è stato sentito sensibilmente in pianura alle 21.02, in particolar modo nella fascia costiera: in maniera più leggera la scossa è stata avvertita nell'Appennino, specie nella valle del Bidente e del Montone.

BOLOGNA - In quasi tutte le case i bolognesi hanno sentito il sisma che si è prolungato per una ventina di secondi. Alcune famiglie sono scese nelle strade e sulle piazze. La scossa è stata avvertita in quasi tutta la regione. Non sono segnalati danni.

ANCONA - Anche nelle Marche sono state avvertite poco dopo le 21, scosse di terremoto. Il movimento tellurico è stato inteso chiaramente sia sulla costa che nei centri dell'entroterra. Per un minuto in molte parti è venuta meno anche l'immagine televisiva, mentre nelle case si sono aperte numerose porte. Ad Ancona, città sismica per eccellenza, la paura in queste occasioni è di prammatica.  Nelle abitazioni hanno tremato i lampadari. Non è stato possibile rilevare dal sismografo installato nel capoluogo regionale l'entità della scossa, in quanto, data la potenza del movimento tellurico, sono saltati i pennini.