?? - 5 -1976 Altro passo in avanti nella sottoscrizione tra i nostri lettori Ogni bresciano vuole contribuire alla gara generosa per il Friuli Particolarmente numerose le offerte dalle scolaresche di molti istituti. A destinazione ieri un carico di indumenti. Una bambola per Sandra |
Di Sandra abbiamo parlato per la prima volta in «Cara bambina del Friuli». Quell'articolo, pubblicato qualche giorno, fa era dedicato a lei e a tutti i bambini terremotati. C'era anche la sua foto: le macerie di una casa crollata ed una bambina bionda che non aveva più voglia di giocare. Sandra, come dicemmo, è la più piccola del «Villaggio Broscia» e agli occhi dei bresciani, che hanno subito imparato a volerle bene, rappresenta un po' tutti quei bambini che in un modo o nell'altro hanno vissuto i terribili momenti del terremoto. Ora Sandra ha ricevuto una bambola. Glie l'ha mandata un nostro lettore di Capriano. Ieri, quando le abbiamo parlato per telefono, la nostra piccola amica sprizzava di gioia. «La terrò tra le mie cose più care — ha ripetuto più volte — perché mi ricorda i bresciani che sono tutta gente buona e generosa». Continua, intanto, la gara generosa in cui sin dai giorni delle tragiche scosse si sono impegnati i bresciani e che ha visto la realizzazione immediata, senza intoppi e prassi burocratiche, di una tendopoli e di un campo di roulottes per malati e anziani. Non è la cifra che conta, ma il gesto, come quello degli alunni delle scuole della città e della provincia, basato su piccole raccolte, frutto di apprezzabili sacrifici. Scorrendo l'elenco delle offerte giunte ieri vediamo ben cinque scuole. Dopo l'Impegno degli alpini, che mettono a disposizione l'opera di milleduecento volontari scaglionati nei prossimi mesi, ci sono oggi alcune sezioni di combattenti e reduci che hanno prodigato il massimo impegno nella raccolta. E poi i lavoratori, pensionati, viaggiatori. Lo spirito di solidarietà dei nostri lettori non sembra conoscere limiti e settori. Dal consueto contatto telefonico, effettuato ieri con le zone terremotate, abbiamo anche appreso che l'equipe del «Giornale di Brescia», condotta da Franco Maestrini, ha distribuito appena giunto, un carico di indumenti mandato dalla ditta Ranzanici. La distribuzione è stata effettuata, come di consueto, dopo un'attenta valutazione tesa ad accertare esigenze e necessità. Buone sono anche le notizie relative alla tendopoli, dove con l'allestimento di un lavatoio si è completata anche tutta una serie di servizi che permetteranno agli ospiti del «Villaggio Brescia» di vivere nel pieno rispetto di ogni regola igienica. Importantissima, in tutto questo, è stata l'opera e la volontà degli abitanti di Buia. E' la gente che sa fare di tutto. La cucina, i servizi, il montaggio delle tende: ogni volta che c'è stato bisogno di lavorare e di realizzare anche opere di muratura, hanno fatto da soli, senza dover aspettare l'intervento delle ditte specializzate. Tutti coloro che si sono impegnati ad alleviare le terribili conseguenze del terremoto, sappiano quindi di aver dato il proprio aiuto ad una popolazione che, pur duramente colpita, non ha perso nè il coraggio né la capacità di utilizzare nel migliore dei modi quanto gli è stato dato. Lassù, nel Friuli, quanto stanno facendo i bresciani non sarà tanto facilmente dimenticato. Significative, a questo proposito, sono due lettere inviate dagli abitanti del « Villaggio Brescia ». Dice quella rivolta al sindaco e amministrazione comunale di Capriano del Colle: «Con la presente veniamo a voi per ringraziare del generoso contributo di materiali edili beneficamente elargitoci. Informiamo che con quel materiale, composto di tegole e mattoni, abbiamo potuto sopperire alle prime necessità di riparazione di oltre 100 famiglie sinistrate del nostro Comune. Ci sentiamo in dovere di ripetere il nostro ringraziamento a nome del villaggio Brescia, a Ursinins Piccolo di Buia, e a nome di tutti i beneficiati bujesi, con la speranza di poter un giorno, contraccambiare i favori verso il vostro Comune non però in simile catastrofica situazione. Vi siamo grati della prova tangibile di amicizia che ci avete offerto». Non meno interessante è un'altra lettera inviata alla direzione del « Giornale di Brescia »: «Dal Villaggio Brescia di Ursinins Piccolo, comune di Buia, con la presente vogliamo ringraziare lei, i suoi collaboratori e tutti coloro che si sono uniti al suo appello per far sorgere in questa frazione la tendopoli così utile per la nostra gente. «Un grazie particolare a Maestrini, Solina e Pensante che con la loro collaborazione di lavoro e di sacrificio hanno saputo creare le aspettative dei donatori bresciani. Prezioso ci è stato anche il contributo dell'Ospedale Civile di Brescia che ha inviato tra noi i signori Maffeo Fedriga e Luigi Galli (cuochi). I bresciani con il loro contributo ci hanno di» mostrato che esiste ancora una solidarietà umana. Dal Villaggio Brescia: grazie». |