2 giugno 1976 Con i soldi della sottoscrizione dei nostri lettori Case prefabbricate al posto delle tende al «Villaggio Brescia» allestito a Buia |
Stamane è partito da Ghedi un autocarro con vestiario, generi alimentari e un armadio-farmacia offerti dalla popolazione ghedese - Simpatica iniziativa in Consiglio comunale a Bione La preziosa collaborazione dell'O.M. Nell'ambito delle iniziative intraprese a favore del terremotati del Friuli, l'amministrazione del Giornale di Brescia sta predisponendo un piano di intervento sollecito e razionale inteso a sostituire con abitazioni prefabbricate la precarietà della tendopoli realizzata a Buia e che è ben nota come il«Villaggio Brescia». Le trattative con l'industria costruttrice sono bene avviate e già oggi avverrà un sopralluogo dei tecnici che si recano a Buia per tracciare le future strade del nuovo «Villaggio Brescia». Ovviamente, le dimensioni di questo insediamento abitativo saranno proporzionate alle dimensioni della sottoscrizione che la generosità dei nostri lettori alimenta ogni giorno la modo tanto ammirevole. La nostra intenzione sarebbe di completare il villaggio con tutti i servizi sociali, compresi gli esercizi commerciali, in modo da poter dare alla collettività ospitata una totale autonomia. Ripetiamo che l'iniziativa ha già preso corpo consistente e che la sua realizzazione avverrà in tempi brevissimi. A proposito della sottoscrizione, della quale diamo in questa stessa pagina il dettaglio della giornata, sottolineiamo che gli uffici amministrativi del nostro Giornale restano aperti oggi con i consueti orari (9-12 e 15-19) per ricevere le offerte. Intanto, ieri sera, è partito un camion dell' O.M. (preziosa è la collaborazione dell'industria cittadina) con il carico di una roulotte dono di due bresciani che intendono mantenere l'anonimato. La roulotte verrà scaricata al campo S. Rocco di Forgaria. Con la roulotte viaggia pure una partita di stivaletti di gomma che sono stati richiesti con urgenza. Stamattina invece parte una macchina del Giornale Una persona anonima mette la sua casa sul lago d'Iseo a disposizione di una famiglia friulana di otto persone fino al prossimo inverno. Per le opportune informazioni gli interessati si dovranno rivolgere al Giornale. La sottoscrizione, aperta dal nostro Giornale a favore delle popolazioni friulane colpite dal terremoto del 6 maggio, prosegue con ininterrotto afflusso di offerte da parte dei cittadini. In primo piano, ancora una volta, gli alunni delle scuole elementari e medie nonché i lavoratori di enti e di aziende. L'ammontare delle offerte, è ormai prossimo ai 180 milioni. Ieri, con le offerte in denaro ci sono pervenuti anche abiti nuovi per bambini dalla signora Baronchelli e libri di narrativa per ragazzi Da Bione viene segnalata un'iniziativa del Consiglio comunale: l'indennità di seduta è stata devoluta ai terremotati friulani. La somma verrà consegnata direttamente alla sezione alpini Montesuello che, tra pochi giorni, in quelle zone, apriranno un cantiere di lavoro per sistemare le case riparabili. Tutti i consiglieri comunali di Bione aggiungeranno poi una loro offerta personale unitamente ai compensi che il Corpo forestale avrebbe assegnato ai volontari che, negli ultimi periodi, si sono prodigati nella lotta agli incendi boschivi. Ieri al sindaco di Brescia, avv. Trebeschi è pervenuta una lettera da parte del sindaco di Udine. In essa si dice tra l'altro: «Ho finalmente l'occasione — superato il primo periodo di grave emergenza di scriverti due righe, soprattutto per esprimere a te e ai tuoi concittadini, la mia viva riconoscenza per quanto la Città di Brescia ha fatto e tuttora sta facendo per le popolazioni friulane cosi duramente colpite. Fra le innumerevoli iniziative di concreta solidarietà sorte in ogni parte d'Italia in questa tristissima circostanza, la città di Brescia si è veramente distinta per la generosità, immediatezza ed efficienza degli aiuti, e sarà ricordata con commossa gratitudine da Udine e dal Friuli. A te, in particolare, esprimo i miei personali sentimenti di vivo apprezzamento e profonda riconoscenza»; |