20 maggio 1976

A Buia si posano le tegole giunte da Capriano del Colle

Larga disponibilità verificata dal Comune per ospitare gente del Friuli - Sospese le manifestazioni del due giugno - Una raccolta di bestiame vivo per le aziende agricole distrutte

 

Ricostruzione. Non è una parola che  sta scritta in faraonici programmi o voluminosi carteggi, ma è radicata nel cuore della gente come una cosa logica che non si deve attendere da fuori, ma chiedere alle proprie braccia. La gente del Friuli, è gente che fatica da sempre per far quadrare la sera con la mattina e quindi non si spaventa. Non ha perso il benessere che non aveva, ha perso beni essenziali e questi non possono attendere.

Emblematica di questa volontà radicata di immediata ripresa è il fatto che le tegole giunte solo due giorni fa da Capriano del Colle a Buia grazie all'interessamento del nostra giornale ed alla generosità di titolari e maestranze della fornace « S. Giorgio »  di Capriano. sono già state impiegate, per coprire un edificio restato in piedi e che potrà ospitare, con la cattiva stagione famiglie di terremotati. Pubblichiamo in proposito una eloquente documentazione fotografica.

I mezzi per fare fronte alle concrete e circostanziate richieste del friulani continuano frattanto ad affluire senza flessioni. Anche ieri sono stati versati al giornale 7.378.830 lire portando il totale ben oltre i 150 milioni (sono quasi 152 milioni) che rappresentano una tappa molto significativa della raccolta. Testimonianze dell'impegno bresciano giungono frattanto  in città con coloro che hanno prestato la loro opera nelle zone colpite. Da alcuni giorni sono di nuovo impegnati nello studio i tredici studenti del secondo anno del corso per infermieri professionali della scuola «Di Rosa» presso l'Ospedale civile. Il gruppo, composto in prevalenza di ragazze, è partito da Brescia domenica 9 scorso a seguito di un accordo tra la direzione sanitaria del nostro ospedale e quello di Udine.

Gli allievi infermieri avevano loro stesso sollecitato questo contatto. Essi hanno lavorato dalle sette di mattina alle 10 di sera) nei reparti di rianimazione, chirurgia e soprattutto ortopedia nel primissimi giorni del loro arrivo. Poi, normalizzatasi la situazione In ospedale, si sono assunti, con un medico, la vaccinazione di massa in un comune di 57 frazioni. Due ragazze hanno assistito un medico militare in un ospedale da campo collocato presso una frazione tra i monti. Le loro impressioni partono dalla gente («è gente abituata a lottare tutta la vita per campare e che non teme le fatiche del ripartire da zero») per soffermarsi sulla situazione sanitaria. Dal punto di vista ospedaliero per i feriti gravi, la situazione è sotto controllo. Un po' di disorganizzazione invece  per l'opera di prevenzione e assistenza nei centri più lontani. 

Molti mezzi insomma, ma anche elicotteri che volavano senza meta precisa. La gente che ha bisogno di assistenza è più di quanto si creda. Gli aiuti sono concentrati sui centri distrutti, mentre c'è gente nella fascia di centri circostanti che non ha visto un medico ed ha bisogno di cure. C'è gente che non chiude occhio da una settimana  cui vanno prodigate cure (tranquillanti).

I tredici giovani si sono quindi prodigati cercando di agire nel modo più razionale possibile. Rimane loro solo una amarezza e cioè di essere stati richiamati fin da giovedì scorso mentre il completamento del loro lavoro nella zona assegnata avrebbe richiesto la loro permanenza fino almeno a sabato. La cosa sarebbe oggetto, a quanto ci risulta, di polemica tra i responsabili dell'ospedale. In questa sede ci pare comunque importante mettere l'accenno sulla generosità, ma anche sulla serietà di questi giovani paramedici.

Nel quadro del coordinamento che il Comune di Brescia ha promosso per le iniziative a favore delle popolazioni colpite dal terremoto l'Associazione Commercianti ha rivolto un appello ai propri aderenti per una concreta prova di solidarietà.

 Le seguenti ditte hanno già risposto facendo pervenire al Centro Assistenza Terremotati del Comune merce varia in notevole quantità: ditta Gialdini Pietro s.p.a., Carozzi Luigi s.p.a., ditta Mattanza Gino, ditta Piazza-Abrami, ditta Milani Giuseppe & C, Tessuti Arnaldo, ditta Piacentini Carlo, Magazzini Centrali Tessuti, Colmark Supermercato -Gussago, Italfrutta spa, Gazziero F.lli snc, ditta Santi Eugenio, ditta Omoboni ..............................

Merceria Gheda, Manifattura Augusta, ditta Luigi Battelli. La merce, aderendo alla richiesta del sindaco di Udine, viene spedita con trasporto offerto dalla ditta «Delta» trasporti.

Attraverso il coordinamento del Centro Assistenza Terremotati, è stato provveduto nei giorni scorsi all'invio di 772 qli di latte sterilizzato della Centrale del Latte e della «Salil»; faranno seguito altre spedizioni via via che verranno richieste dal Comune di Udine.

La Congrega della Carità Apostolica ha offerto 50 letti pieghevoli con relative lenzuola, coperte e materassi; la ditta «Berardi» di Terme di Vallio n. 6.000 bottiglie di acqua minerale il cui trasporto è stato offerto dalla ditta. Consigli di quartiere stanno promuovendo sottoscrizioni in natura ed in denaro, ma soprattutto - quali organi periferici del Comune — stanno coordinando la ricognizione delle disponibilità.

Le 55 lire che concludono la cifra raccolta a Capriano sono i risparmi raccolti in un anno da un bambino. Ha tanto insistito per volerli donare ai coetanei friulani, li ha voluti offrire proprio  perché

«suoi».  ………………………….