25 maggio 1976 Numerose offerte dalle scuole bresciane |
E' il momento dei bambini. Sacrificando i propri gruzzoletti, rinunciando alle proprie piccole necessità, in numerosissime scuole del Bresciano fanno a gara per raccogliere cifre da inviare ai propri coetanei del Friuli. Nella nutrita serie di offerte giunte ieri (in un solo giorno, si sono superati i tre milioni e in totale ci si sta avvicinando ai 170) il grosso della cifra è dovuto a loro. Nella sola scuola media «Virgilio » e nella succursale di via Casazza a Mompiano, si è raccolto più di un milione; nella scuole elementare « Crispi » di Brescia si sono superate le 400 mila lire. Numerose, inoltre, come si può notare nella consueta lista degli offerenti, sono, anche le altre classi. Ci sembra giusto, quindi dare qualche notizia su ciò che per i bambini si sta facendo a Buia, anche grazie a queste offerte. Proprio in questi giorni, nel Villaggio Brescia» è entrata in funzione la scuola. Le lezioni si tengono nel tendone riservato alle attività ricreative, che ieri è stato completato con la costruzione di un pavimento in cemento. La scuola è frequentata da ventisei bambini: non solo, quindi, dal bambini del Villaggio (in sostanza, infatti, c'è solo una bambina, Sandra, di cui abbiamo parlato in più occasioni) ma anche di altre frazioni circostanti. A guidarli sono le tre maestre che prima insegnavano nelle scuole di Buia: molto tempo, naturalmente, viene dedicato ad attività parascolastìche, per non affaticare i piccoli in un momento così difficile. La funzione della scuola è importantissima. Tutti gli adulti, infatti, nei prossimi mesi saranno duramente impegnati nell'opera di ricostruzione, e c'è la precisa necessità, quindi, di provvedere alla custodia dei bambini. Nella nostra sottoscrizione, tra gli offerenti di ieri abbiamo visto impiegati, operai, allevatori, pendolari. Inutile sottolineare come tutto questo, da parte dei bresciani, costituisca una notevole prova di maturità. Proprio ora, infatti, quando cessata la prima ondata emotiva altrove le varie sottoscrizioni stanno languendo e già si corre il rischio che dei nostri amici friulani ci si dimentichi nel giro di poche settimane da noi sembra che la grande maggioranza sia animata da nuovo fervore generoso. La ditta Sergio, Sbruzzi ha messo a disposizione 500 paia di jeans; la Confederazione della proprietà edilizia sta facendo una raccolta e ha concordato un piano di interventi per le zone colpite al fine di operare al più presto i rilievi tecnici e periziare i danni; il Comune di Rovato ha raccolto due milioni e si è impegnato con il contributo dell'amministrazione ad arrivare a cinque. Continua preziosa, intanto, l'attività del «Villaggio Brescia» e del campo di roulottes realizzato a San Rocco di Forgaria con la sottoscrizione del nostro Giornale. Quest'ultimo, entrato in funzione da appena qualche giorno, è riservato ad anziani e malati, e proprio per questo si è rivelato subito particolarmente prezioso. In proposito attraverso il contatto telefonico stabilito ieri con le zone terremotate ci è pervenuta una precisa richiesta: per soddisfare a tutte le esigenze degli ospiti sarebbero necessario altre cinque-sei rooulottes. Se, qualche lettore o qualche associazione avessero quindi la possibilità di provvedere, può mettersi in contatto con il nostro Giornale, sicuro di compiere un gesto utile. Anche ieri i nostri amici di Buia ci hanno fatto pervenire notizie. La situazione è ancora difficile, ma già si cominciano a vedere i primi segni positivi della solidarietà. Dappertutto, dove ci sono case che possono essere riparate fervono i lavori (grazie anche ai materiali edilizi inviati dalla nostra provincia); il lavoro nelle industrie sta riprendendo a poco a poco. Per iniziare la ricostruzione vera e propria si attendono i responsi delle varie commissioni, il piano regolatore e le disposizioni legislative. Però ne siamo certi, data l'instancabile volontà dei suoi abitanti. Buia risorgerà sulle sue rovine insieme al Friuli a tempo di record. E un pò di merito sarà anche dei bresciani. |