28 maggio 1976 A TRE SETTIMANE DAL TERREMOTO Un altro giovedì nero per la gente di Buia |
La pioggia ed il vento hanno battuto per tutta la giornata le tende, ma il «Villaggio Brescia» è uscito senza danni - Domenica una prima distribuzione di scarpe ed abiti da lavoro - Sono richiesti abiti pesanti Ascensione sotto la pioggia battente al «Villaggio Brescia». La gente di Buia ha temuto per tutta la giornata il peggio e cioè che le tende non reggessero all'impeto del vento strappando gli ancoraggi al suolo. Era tra l'altro giovedì e il giovedì è il giorno nero per i terremotati. Alle 19 comunque il sole ha ricominciato a fare capolino tra le nuvole e si è potuto constatare che nessun danno è venuto a rendere più difficile la vita alle famiglie attendate. Molta gente però era fradicia ed è mancata la possibilità per molti di potersi asciugare e cambiare d'abito. Infatti 149 abitanti di Buia su trecento hanno perso proprio tutto. I pochi fortunati che hanno la casa ancora in piedi si sono arrischiati ad una visita tra le mura domestiche appunto per scaldarsi e indossare abiti asciutti. Una soluzione al problema è stata prospettata nella stessa giornata di ieri quando una delegazione di Capriano del Colle è giunta portando un carico di scarpe, di bleu Jeans e... (graditissime) damigiane di vino. Si è prospettata la opportunità di montare uno o due capannoni prefabbricati in cemento di 9 metri per 20 come rifugio di fortuna con la prospettiva di un riutilizzo, a ricostruzione avviata, come bottega o magazzino per artigiani. La cosa si sta studiando tra Comune di Capriano,«Villaggio Brescia» e «Giornale di Brescia». Ha tenuto bene invece il grande tendone dove mentre fuori diluviava, l'arciprete di Buia, mons. Cracina, ha celebrato la messa dell'Ascensione. In vacanza ovviamente i sessanta ragazzi che frequentano la scuole del villaggio, tre ore al giorno, guidati da tre insegnanti. Una nota a parte meritano gli aiuti soprattutto In vestiario. Domenica si farà una prima distribuzione tra i sinistrati facendo conto di dare un paio di scarpe ed un paio di pantaloni da lavoro almeno a tutti gli uomini impegnati nei lavori di sgombero delle macerie. Poi si penserà a rendere disponibile il resto del vestiario soccorrendo anche le tendopoli vicine. Da Buia dicono che quanto a vestiti estivi e da lavoro la necessità è quasi soddisfatta, v'è invece, bisogno di abiti pesanti e caldi anche in vista della stagione invernale quando il bisogno sarà vivo e gli aiuti forse più scarsi. Tutto bene anche dall'altro «polo» dell'intervento bresciano a S. Rocco di Forgaria. Ieri un gruppo del Villaggio Broscia ha portato a S. Rocco 25 brandine complete di materassi cuscini ed una coperta per equipaggiare anche quel centro di raccolta. Una grossa offerta, viene segnalato, è invece stata indirizzata nei giorni scorsi alla Prefettura di Udine dal Circolo Alpini di Castegnato che in collaborazione con l'Amministrazione comunale ha raccolto 4 milioni. C'è infine una comunicazione della Direzione provinciale delle Poste che interessa i cittadini friulani che avessero trovato ospitalità nella nostra provincia. Il Ministero infatti ha disposto particolari facilitazioni per il pagamento di pensioni di Stato, pensioni INPS. vaglia, assegni di conto corrente postale, libretti di risparmio e buoni postali fruttiferi, intestati a beneficiari residenti o già residenti nei Comuni delle province di Udine e Pordenone, colpiti dal terremoto. Tutti gli uffici postali della città e della provincia sono in grado di soddisfare le richieste degli interessati. |