30 maggio 1976

LE OPERAZIONI CHE PRECEDONO LA RICOSTRUZIONE

Buia: avviata la demolizione degli edifici più danneggiati

La sottoscrizione dei lettori ha raggiunto quota 176 milioni e mezzo

 

La sottoscrizione dei lettori continua a fornire fondi per le vittime del terremoto. Anche ieri, giorno da considerare festivo, o quasi, date le possibilità di «ponte», in amministrazione sono pervenute offerte per un totale di oltre 700 mila lire, sicché la somma sinora raccolta è salita a 176 milioni e mezzo circa.

Scarse le novità per quanto riguarda il «Villaggio Brescia» a Buia. Ieri, infatti, la giornata è trascorsa tranquilla ed il sole ha fatto scordare la pioggia e l'abbassamento di temperatura che si sono registrati nei giorni scorsi e, in particolare, giovedì. Ora, intanto, fervono i lavori di demolizione, il primo passo per dare il via alla ricostruzione che ridarà alla zona il suo aspetto. Mentre però i giovani osservano con occhio fiducioso le ruspe al lavoro. I vecchi non riescono a sopportare la vista delle macchine che abbattono le case in cui hanno vissuto per tanto tempo, gli edifici che si sono costruiti a prezzo di tanti sacrifici, magari andando a lavorare fuori dalla loro terra, all'estero addirittura, di tante rinunce. Per Questo il morale delle persone anziane, che pareva essersi alzato nei giorni scorsi, e che era precipitato giovedì, sotto il nuovo nubifragio, resta profondamente intaccato. Addirittura si è verificato il caso di uno che nel vedere la propria abitazione crollare sotto i colpi della ruspe — si trattava di un edificio fortemente lesionato — è stato colto da un collasso ed è stato perciò ricoverato in ospedale.

Per molti, infatti, che vedono la loro casa, sia pure con grosse crepe o scoperchiata, ancora in piedi. la decisione della commissione di architetti che decidono della sorte di ogni stabile, giunge a sancire la fine di un mondo che si erano creati; per altri, invece, e fortunatamente sono la maggioranza, è invece l'inizio di un periodo di ricostruzione e di lavoro che farà un giorno, se mai sarà possibile scordare i tremendi danni del terremoto.

La settimana prossima sul posto giungerà pure una commissione della Regione, per accelerare le perizie sulle case, in modo da reperire quelle facilmente riparabili e da evitare il più possibile l'uso dei prefabbricati. La vita, al Villaggio Brescia trascorre ormai , quasi normalmente e alcuni ormai

hanno ripreso il loro lavoro sicché ritornano al campo solo la sera, per ripartirne la mattina. Intanto, nei paesi vicini, che sono stati meno danneggiati dal sisma alcuni negozi hanno riaperto i battenti e sono frequentati anche dagli abitanti delle zone sinistrate.

Nell'ambito delle offerte varie, segnaliamo che un anonimo di Gardone Val Trompia ha messo a disposizione di una famiglia di terremotati una villetta con cinque posti letto a Ferrata dì Monte Baldo per tutto il mese di giugno.

Rendiconto, ieri sera, nel teatro Zanardelli di Gottolengo, del locale Comitato costituitosi all'indomani del disastro. Raccolti dal comitato, senza cioè le varie offerte inviate direttamente ai vari enti, quasi 5.000.000. Di essi, oltre un milione e mezzo è stato speso per l'acquisto di merci di prima necessità quali brandine, guanti da lavoro, fornelli a gas, uova, fiammiferi, pile elettriche, piatti e bicchieri in plastica, pannolini per bambini ecc. La merce è stata portata e distribuita direttamente sul posto, a Tarcento e dintorni, con due automezzi, ai quali se ne era aggiunto un terzo, del caseificio foresti di Gottolenso, con 25 quintali di latte a lunga conservazione.

Circa 3.300.000 sono ancora in carico al Comitato, mentre la sottoscrizione continua. Si pensa di versare il tutto ad un Comitato per la ricostruzione recentemente costituitosi in Friuli, al quale verrà fatta affluire, appunto, la massa di aiuti non immediatamente indispensabile alle popolazioni.