4 Giugno 1976

Una strada di Ursinins dedicata alla città di Brescia.

 

Si tratta della via adiacente il villaggio costruito con i fondi dei nostri lettori • Quasi altri quattro milioni e mezzo per la sottoscrizione • Un appello alle imprese edili per il cantiere di lavoro che gli alpini stanno realizzando a Campagnola di Gemona - In partenza altro camion di «coppi».

Quasi altri quattro milioni e mezzo si sono aggiunti ieri alla sottoscrizione indetta dal nostro giornale a favore dei terremotati del Friuli. E' una gara di bontà che non accenna a diminuire e che, a quasi un mese di distanza dal terremoto, vede ancora Brescia ai primi posti tra le città che si sono impegnate nell'opera di soccorso. Come di consueto i giovanissimi si sono impegnati al massimo, raccogliendo la carta e aggiungendo al ricavato anche i propri piccoli risparmi: la grande maggioranza delle «voci» delle offerte, come si può vedere nel riquadro ad esse dedicato, è infatti di nuovo occupato da varie scuole della città e della provincia. Ma anche gli adulti e i più anziani non sono certo rimasti inattivi. Oltre a sottoscrizioni effettuate tra categorie, ambienti di lavoro e gruppi di amici, ci sembra sia dovuta una citazione particolare per i più anziani come i coscritti del '25, i combattenti e reduci di Pieve di Concesio e i « Ragazzi del '99 » che sono intervenuti per la terza volta nella sottoscrizione del «Giornale di Brescia».

Nel consueto appuntamento telefonico con il «Villaggio Brescia ». intanto, apprendiamo un'altra notizia assai interessante che testimonia come i friulani sappiano comprendere e apprezzare i sacrifici fatti per loro. Gli abitanti di Ursinins Piccolo hanno voluto chiamare « Via Brescia» la via della frazione dove sorge il Villaggio realizzato con i fondi dei nostri lettori. E' una notizia che non può non riempirci di soddisfazioni. «Anche in questo modo — ha detto il responsabile del campo, Giuseppe Tonino — vogliamo mostrare ai bresciani che non dimenticheremo il loro aiuto, e che vogliamo che anche i nostri figli sappiano quanto è stato fatto».

Da Capriano del Colle è già stata annunciata anche la partenza di un altro camion di «coppi», che avverrà sabato o domenica. Quanto sta facendo questo paese per i terremotati è davvero notevole: da quando si è saputo che a Buia c'era bisogno di materiali edilizi tutti si sono impegnati al massimo permettendo l'invio» sino a questo momento, di due camion di tegole, di uno di «forati» e di un altro di mattoni doppi.

Sempre ieri è stata effettuata la consegna alle suore dell'lstituto S. Maria degli Angeli, l'asilo di Gemona, di 600 mila lire che il club musicale «Settenote» ha offerto esprimendo il desiderio che a provvedere in proposito fosse il nostro giornale. Tutti coloro che sono in grado di lavorare, intanto, a Ursinins hanno ripreso le loro attività. Alle mansioni necessari e alla tendopoli provvedono soprattutto le donne della frazione che a turno lavorano in cucina, e per le pulizie. Notevole aiuto stanno dando anche due giovani del posto, Angelo e Celso, che al momento del terremoto stavano prestando il servizio di leva e che ne sono stati momentaneamente dispensati. Con una certa tristezza, poi, Luigi Galelli e Maffeo Fedriga, i due cuochi dell'Ospedale di Brescia che da due settimane stanno guidando la cucina della tendopoli, si accingono a terminare il periodo a loro disposizione. Almeno per il momento, quindi gli abitanti del Villaggio dovranno provvedervi da soli.

Circa il cantiere di lavoro che gli alpini bresciani e bergamaschi stanno impiantando a Campagnola di Gemona, ieri i collegi dei costruttori edili di Bergamo e Brescia hanno diramato un appello rivolto alle imprese edili. «Le tragiche vicende che hanno colpito le popolazioni del Friuli — vi si legge tra l'altro — trovano uniti in questa circostanza gli alpini e i costruttori edili bresciani e bergamaschi per realizzare un arduo programma di ricostruzione stilla scorta delle indicazioni fornite dalle competenti autorità locali. Si tratta — prosegue il documento — di fornire gli uomini (tecnici progettisti e di cantiere, muratori, idraulici, carpentieri, lattonieri elettricisti e generici): ci rivolgiamo quindi alla sensibilità e al senso civico e morale delle nostre imprese, dei nostri alpini e di quanti sentano intimamente questa reale tragedia, perché si dedichino le une a concedere, gli altri a donare periodi di ferie, compatibilmente con le esigenze, per sopperire alle necessità del cantiere ».

Il cantiere come si è già riferito nei giorni scorsi, entrerà in funzione dal 6 giugno e avrà una durata di tre mesi. Le adesioni dovranno essere comunicate al proprio datore di lavoro o alle sedi delle sessioni ANA. L'appello inviato alle imprese è stato accompagnato da una lettera in cui si invita chi ne ha la possibilità a provvedere alla formazione di squadre di lavoro.