IL CONGRESSO STANZIO’ LA SOMMA (ENORME PER ALLORA) SALTANDO IL GOVERNO ITALIANO ACCORDANDOSI CON L’ANA

Dagli Usa 30 milioni di dollari direttamente alle penne nere

di Massimo Cortesi

 

Trenta milioni di dollari, pari, allora, a cinquantatrè miliardi di lire: una somma davvero enorme trent’anni orsono, quando gli impiegati prendevano stipendi mensili da quattrocentomila lire.
Fu il generoso aiuto che il Congresso degli Stati Uniti stanziò a favore delle popolazioni friulane così tragicamente colpite dal sisma: gli americani conoscevano bene la regione, che ospitava, come ospita molti loro militari di stanza in Europa e probabilmente conoscevano molto bene anche la proverbiale farraginosità del nostro sistema pubblico di intervento.
Perciò gli accordi per l’utilizzazione dell’ingente stanziamento vennero stipulati direttamente tra il rappresentante del Congresso statunitense, Arthur G. Costantino (direttore del programma dell’AID, Agency for International Development) e Franco Bertagnolli, presidente nazionale dell’Ana, l’Associazione Nazionale Alpini, nella sede della Provincia di Udine. I lavori iniziarono subito: in cinque anni l’intero programma fu portato a termine, come previsto: furono costruiti sette centri per anziani (per 570 posti), sei scuole (con 200 aule) e si fornì assistenza tecnica, direzione dei lavori ed opere di collaudo ad altre 13 scuole (per 310 aule).
Il rapporto n° 324 del Congresso Usa del settembre del 1977 registra con soddisfazione l’efficacia dell’intervento degli Alpini e sottolinea con soddisfazione come su ogni opera realizzata ci sia una targa bilingue che ricorda la faconda collaborazione tra la gente americana e la gente italiana. Qualcuno, a Roma, storse la bocca: intanto in Friuli ci si rimboccava le maniche.