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TESTAMENTO  SPIRITUALE

Nel nome del Padre e del Figlio e dello  Spirito  Santo.  Amen.

Voglio morire, come ebbi la fortuna di vivere, nella fede della santa Madre la Chiesa cattolica e nella piena conformità alla volontà di Dio che, nella sua infinita misericordia, mi ha voluto  suo  sacerdote.

Accetto volentieri la morte con tutti i suoi dolori e la offro secondo le intenzioni per le quali Gesù, Eterno Sacerdote, rinnova ogni giorno la sua Morte sui nostri altari; in modo particolare in riparazione dei miei peccati e dei cattivi esempi che ho dato nella mia vita e per la salvezza eterna di tutte le anime che in qualsiasi modo mi erano state affidate o avevano diritto al mio  buon  esempio.

Ai miei parrocchiani di Urbignacco, con i quali ho già vissuto per 35 anni, raccomando vivamente due cose: a) la frequenza attiva alla S. Messa compresa la Comunione, b) la filiale devozione a Maria SS., Madre di Dio e Madre nostra, anche con il quotidiano omaggio del Rosario o almeno delle 3 Ave mattino e sera.

Chiedo perdono a quanti avessi offeso, anche involontariamente, ed a quanti non ho saputo dare la buona parola o dare il buon esempio. Da parte mia non ho nessuno a cui perdonare, perchè non so che alcuno mi abbia offeso, e tutti ho sempre amato e amo come fratelli e figli nel Signore nostro  Gesti  Cristo.

Per il bene che ci siamo voluto, chiedo a tutti una preghiera di suffragio per la mia anima.

Desidero che le mie ossa riposino tra i miei parrocchiani di Urbignacco, in attesa di risorgere un giorno con loro per ritrovarci insieme, anima e corpo,   in   Paradiso.

Nei funerali prego di usare la semplicità e povertà che conviene ad un sacerdote; invece di fiori, si offrano preghiere  e opere di carità.

Scritto nel pieno uso delle mie facoltà, oggi, 4 novembre 1978, primo Sabato del mese, nella canonica di Urbignacco di Buja, nell'anno cinquantesimo della  mia Prima Messa.

Sac.   Raffaele   Zanin