TRASCRIZIONE E ANNOTAZIONE DEL MANOSCRITTO

n. 1974, carte 115-127,

 Biblioteca Comunale di Treviso.

 

INDICE PRECEDENTE MANOSCRITTO

 

Taddeo la falda del papa mentre voleva pigliarla l’ambasciatore cesareo, il quale di ciò rincontrato, disse a Barberino: “Se Vostra Eminenza non fusse cardinale io so quel che farei adesso.”. Oltre di ciò stando Barberino vicino all’Altare come diacono, introdusse Don Taddeo vicino a se con pensiero, che dovendo egli vestire il Papa Don Taddeo rimarrebbe nel suo luogo. Ma l’ambasciatore accortosi di questo tratto, si pose avanti Barberino, il quale gli disse: “Signor duca Vostra Eccellenza non sta bene costì, perché io devo assistere a Sua Santità.”; gli rispose il duca: “Vostra Eminenza venga avanti di me pur che suo fratello resti lì.”

Cominciarono a caminare, et il papa gli ordinò che ambidue si ritirassero senza pregiudizio delle loro pretensioni, a cui supplicò l’ambasciatore: “Vostra Signoria dia ordine a Don Taddeo suo vassallo che si ritiri, et io ubbidirò.” Il Papa così fece, e subito Don Taddeo ubbidì, e mentre l’ambasciatore proseguiva il papa assieme con quello di Spagna, il papa di nuovo gli disse si ritirassero, e gli ambasciatori risposero: “Ubbidiremo a Vostra Santità subito giunti alla Sala Regia.”. Che puoco mancava ad arrivarvi, sicome poi fecero.

Disceso il papa in S.Pietro, e finite le cerimonie alle quali concorse anche Don Camillo Pamfilio suo nipote [1], che per non esservi altro, che portasse la falda al papa, la portò lui con esservi intervenuto anche il Marchese Giustiniani marito d’una sua nipote. Fu poi portato il Papa al suo appartamento, dove licenziò i cardinali et altri signori che l’avevano accompagnato. Deputò doppo una Congregazione per terminare la pretensione di Don Taddeo, e per non differirsi intanto la Coronazione da farsi, il papa fece intendere a gli ambasciatori che andassero in Cappella, dove non andarebbe Don Taddeo, quale Sua Santità aveva impiegato fuori per suo servigio, onde si fece in detto giorno la funzione della Coronazione con grand’applauso e feste e fuochi, e da sì buoni principii si spera un felicissimo pontificato.


[1] Camillo Pamphili sarà il cardinal nepote di Innocenzo X.