Renzo Vidoni |
LA STORIA DEI KRASNOV CONTINUA...
Nel maggio del 1945, dopo la ritirata dal Friuli in Austria, precisamente nella valle del fiume Drava, i due coniugi si erano trovati con tutti gli altri cosacchi nello stesso campo, messo a loro disposizione dagli inglesi. Un diplomatico cileno, amico dell'Ataman, scrittore e poeta generale Peter Krassnoff, venne a sapere della loro saga e, con l'aiuto di un ufficiale inglese, riuscì a rintracciare la signora Dina Krassnoff Matchenko, moglie di Simon. La signora Dina era in stato avanzato di gravidanza. Il marito Simon con il padre Peter, erano già in mani russe nella prigione "Lubianka" a Mosca. Il diplomatico cileno si prese immediatamente cura della signora Dina e fece in modo che potesse partorire sotto la tutela ed immunità diplomatica cilena. Nel 1946 diede alla luce Miguel. Più tardi, tra i canali per i profughi politici alleati, madre e figlio raggiunsero il Cile. La madre Dina parlava il meno possibile della sua famiglia ed ancor meno del suo passato, anche con il figlio che era all'oscuro di tutto. Quando il figlio Miguel, da giovanotto, confidò alla madre il desiderio di arruolarsi all'accademia militare, essa si ribellò con tutte le sue forze e cercò, in ogni modo di impedirglielo. A nulla valsero le sue suppliche. Mighuel si arruolò ugualmente. Ovviamente la madre non voleva ricordare e rinnovare il tragico passato della loro famiglia. Nei 1986 Miguel finalmente potè capire la ragione per la quale la madre nutriva tanta avversità per la carriera militare. Dal libro "Vittima di Yalta" di Tolstoij, nipote del più famoso Leon, Mighuel scoprì chi realmente erano i Krassnoff e la loro lunga storia che risaliva fino al 1767, ai tempi di Caterina la Grande. Scoprì la tragica fine del padre, del nonno e degli altri parenti, e tutta la storica diaspora della loro famiglia e degli altri cosacchi. Oggi il colonnello di stato maggiore Miguel Krassnoff è sotto un sensazionale processo, con accusa di omicidio, intrighi e corruzione politica. Intuito di una madre! |