Vorrei tornare lassù
con te
alla Madonna del Vergon
nel mese di maggio che verrà.
Le donne, quelle giovani più svelte
superano con passo allegro
le frane del sentiero
stravolto dall'ultima alluvione
e tu, per mano,
mi trascini sù
biascicando tra gengive senza denti
le preghiere dei tuoi antenati.
Tra i ciuffi sotto gli sterpi
qualche lumaca esce di malavoglia
rabbrividendo al tepore della primavera.
Si apre la valle
laggiù
le case sono giocattoli.
Quest'anno per penitenza
scalzi
con le piaghe sul tallone
salderemo tutto quanto
il voto alla Madonna.
La voce delle donne
si fa gentile nel canto
e i bambini stanno quieti
aggrappati alla gonna della madre.
Prima del vespero
una pausa sul prato per la merenda
intanto che le zitelle
si raccontano novità...
... abbandonato il vecchio sentiero,
lo cerco intorno invano
lasciatemi almeno voi
sassi e rovi
un varco
per tenerlo stretto
nel cuore.