LA MIA GUERRA     (Capitolo 1)

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Destinazione Bolzano

“La mia guerra” è cominciata il 10 settembre 1942 con l’arruolamento nel Genio alpini, appartenevo al 4º Battaglione di Corpo d’Armata. A Buja, dov’ero nato e cresciuto, avevo fatto un corso per diventare radio marconista; a Bolzano, meta della mia prima destinazione, fui mandato ad un corso accelerato di tre mesi per completare la preparazione nello stesso settore. A dicembre, i miei compagni ed io avevamo in mano, non senza orgoglio, il brevetto di marconisti in piena regola. (Foto 3 )

Eravamo stati dotati di un equipaggiamento adatto per andare in Russia, ma poiché in quei giorni le cose andavano in modo diverso da come avevano previsto nostri comandi, fui destinato a fermarmi presso il Presidio di Bolzano per tutto l’inverno. A marzo fu presa la decisione di rimettere in piedi la Divisione Tridentina, che era andata distrutta, ed io fui inviato a rinfoltirne i ranghi. Le manovre incominciarono nelle vallate dell’Alto Adige: Val Pusteria e Val Badia. Non ci si poteva lamentare............

Caduto Mussolini il 25 luglio ‘43, per ordini superiori, fummo trasferiti a Gorizia, in un accampamento che noi chiamavamo “la casa rossa”, vicino all’Isonzo. Dopo soli quindici giorni, su di nuovo a Bressanone, in Alto Adige. Dovevamo tenere d’occhio i tedeschi, già pronti ad affrontare la situazione politica che si stava delineando in seguito alla caduta del Duce, infatti a poco a poco stavano occupando le nostre fortificazioni. I rapporti erano tesi, ma, piacesse o no, dovevamo trovare il modo per andare d’accordo.

Ad esempio, pattugliavamo le strade insieme, tuttavia, quando 1’8 settembre le cose precipitarono, ebbero l’ordine di attaccarci. Alle dieci di sera dello stesso giorno, ascoltammo alla radio il proclama di Badoglio: “La guerra continua!”

E intanto loro, a Roma, facevano le valigie..

 

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