Le ragazze di Solur

CONTESTO

Le ragazze sono accolte allo Snehalaya per un periodo massimo di 4 anni. In questo luogo possono frequentare la scuola, imparare a cucire e ricamare, qui lavorano e si guadagnano da vivere.
Con i lavori prodotti e venduti possono risparmiare e disporre di una piccola somma di denaro (50 - 60 mila rupie = 800 euro circa) che utilizzeranno PER avviare un’attività in proprio e/o sposarsi. Al termine del percorso, ricevono un certificato di specializzazione e rientrano nelle loro case con una macchina per cucire, strumento indispensabile per continuare il lavoro ed essere economicamente autonome.

Per una famiglia indigente l’acquisto di uno strumento così utile ma costoso sarebbe impossibile. Durante la permanenza al centro imparano a leggere e scrivere, le regole per l’igiene personale, la conservazione dei cibi, la cucina, un po’ di puericultura e come gestire i lavori domestici e il giardinaggio.

Anche se lo Stato del Karnataka è economicamente uno dei più avanzati in India, ed in alcuni settori industriali e delle tecnologie informatiche occupa posti d’avanguardia a livello mondiale, la gente che abita le campagne si trova in una condizione di povertà così severa che si fatica a comprendere come possa esistere una diversità così accentuata sullo stesso territorio: una povertà endemica con in mezzo, un’isola intraprendente, ricca, prosperosa.

OBIETTIVO

Le ragazze che vengono allo Snehalaya hanno l’opportunità di di un futuro migliore grazie all’accesso all’educazione e alla formazione altrimenti negata a causa della loro povertà e del loro essere donne. Una opportunità che restituisce dignità, futuro, senso di autostima.
In 30 anni d’esperienza a tutela di queste giovani donne i risultati ci confermano rispetto alle scelte e alle modalità d’intervento. Alcune di loro oggi insegnano ad altre giovani donne che partecipano al programma di cui loro stesse hanno beneficiato.