TRASCRIZIONE E ANNOTAZIONE DEL MANOSCRITTO |
n. 1974, carte 115-127, Biblioteca Comunale di Treviso. |
In questo cominciò il cardinal Antonio Barberini a far prattica per il cardinal S.Clemente, in modo che per tre o’ quattro giorni non si sentiva altro, e finalmente svanì con aver avuto 18 voti tra scrutinio et accesso; perché se bene veniva promosso dal detto cardinal Antonio [junior] protettore di Francia, veniva opposto da quella fazione per la publica inimicizia che questo soggetto aveva col cardinal Mazzarino, e veniva anche escluso dal cardinal Montalto, il quale a questo effetto aderiva alla detta fazione, trattando seco ex professo non senza qualche scusa, essendo nazionale e fatto ad instanza di Spagna, massime sapendo egli che per altro era impossibile poter riuscire, tanto più che la fazione de’ cardinali romani escludeva i forastieri, e si sarebbe facilmente unita seco per l’esclusione di quello. Nondimeno la fazion di Spagna dava qualche speranza in questo trattato col fingere di desiderarlo, et il cardinal Trivulzio in nome di essa trattò con S.Clemente dicendogli che per non fargli danno non era da quella visitato, ma che se i Barberini trattassero seriamente per lui ella vi concorrerebbe volontieri, per la qual cosa insorse voce, tenendosi per certa la creazione di S.Clemente, che veniva sopra tutto portato dal cardinal Valente e per amor di questo dal cardinal Antonio e dal cardinal Grimaldo ancora, il quale tentò di sapere dal cardinal Albornoz se in quello concorresse questa fazione. Durò questa prattica come si è detto tre o quattro giorni, e per sette o’ otto altri si stette in silenzio, benché si andasse lentamente parlando di tre altri, cioè d’Altieri soggetto di gran merito, a cui il cardinal Barberini senza causa alcuna fece intendere che si levasse di testa s’avesse pensiero d’esser papa alla presente occasione. L’altro Monti, anch’egli soggetto assai meritevole ma di età assai fresca, il quale ciò presentito fece intendere al cardinal Barberino ch’in conto alcuno non nominasse la di lui persona, perché non voleva assolutamente, e riceverebbe a gran disgusto d’esser nominato. Il terzo Filomarino anche buonissimo soggetto, ma di niuno d’essi passò parola più che tanto. Andarono in questo tempo attorno per il conclave due scritture, l’una del cardinal Spada, proponendo tre soggetti che diceva molto a proposito, et egli per il primo, purgandosi d’ogni eccezione che se gli potesse opporre, et in particolare dalla molteplicità de’ parenti quali diceva esser molto meno di quel ch’asseriva il volgo. La scrittura era considerabile ma molto affrettata. |