Renzo Vidoni |
CHI ERANO QUESTI COSACCHI !
Durante l'avanzata tedesca in Russia, il fronte si spinse fino al Causaco e all'immensa steppa del Don, Tereck e Kuban. Storicamente i cosacchi sono sempre stati fedelissimi agli Zar della grande Russia e, in seguito, accaniti antiboscevici. Con l'occupazione del loro territorio, moltissimi videro l'opportunità di poter collaborare e combattere al fianco dei tedeschi, per sconfiggere il tanto odiato bolscevismo. I tedeschi, e Hitler in particolare, consideravano i popoli dell'est con disprezzo, come uomini di seconda categoria: "Undermenchen". Il ministro per la zona occupata dell'est, Rosemberg, conosceva benissimo la storia dei cosacchi e, contrariamente ai suoi colleghi, nutriva simpatia per loro. Sta a lui e all'influenza avuta sui colleghi, la decisione di accettare i cosacchi come collaboratori nelle file del nazismo, come entità armata del "Terzo Reich", con la promessa di autogoverno dei loro territori e la partecipazione al "Nuovo Ordine Europeo". Con la caduta di Stalingrado, ci fu un ripiegamento del fronte di proporzioni enormi. Diverse popolazioni ostili al bolscevismo e già collaboratrici del nazismo, abbandonarono le loro terre e si ritirarono verso ovest. Fra queste popolazioni, un grande numero di cosacchi. Per i cosacchi la prima tappa fu l'Ucraina; il villaggio di Balin venne lasciato completamente nello loro mani, dopo aver fatto evacuare tutti i suoi abitanti. I tedeschi promisero loro la suddivisione della terra Ucraina, che non avvenne mai, con la scusa della mancanza di attrezzi agricoli. Nel giugno del 1944 i cosacchi vennero trasferiti a Novogroded, in Bielorussia, più verso ovest, dove, secondo le promesse tedesche, avrebbero trovato terre più fertili e maggiore sicurezza. Da un rapporto del maggiore Muller, ufficiale di collegamento del comando tedesco presso i cosacchi, si sa che nel luglio del 1944 a Novogroded, l'armata cosacca consisteva di 17.000 uomini, 9.000 cavalli e 20 cammelli, sotto il comando di Ataman di campo Domanov. Aggiungendo i familiari e i civili al seguito, il Muller contava circa 40.000 cosacchi. |